download

Una buona notizia per il mondo dello sport è l'intesa raggiunta nella Conferenza Stato-Regioni (e poi concretizzatasi, dopo l’approvazione del Cts, con una circolare del Ministero della Salute) sulle nuove disposizioni per l’attività sportiva, con la ripresa dei campionati ed il rinvio delle gare quando il numero dei positivi di un club risulta superiore al 35% del gruppo squadra.

È prevista la sorveglianza della squadra con l'utilizzo di tamponi antigenici e/o molecolari nel rispetto dei criteri definiti dal Ministero della Salute: In presenza sino ad una quota del 35% di positività all'interno del gruppo squadra, gli allenamenti e le partite non vengono interrotti, ma ad essere isolati solo solo l’atleta (o gli atleti) risultati infetti dal coronavirus.

Per gli altri elementi del gruppo squadra è previsto un ciclo di cinque giorni di tamponi rapidi con un ulteriore test antigenico a quattro ore dalla gara con l’obbligo, in contemporanea, di indossare la mascherina FFP2 in tutti i contesti in cui non viene effettuata attività sportiva..

Se si guarda oltre la pandemia, però, è chiaro che il 2021 è stato per lo sport un anno sensazionale sia a livello nazionale che regionale.

In ambito nazionale basta ricordare le vittorie ottenute agli Europei di calcio e di volley, la finale raggiunta da Matteo Berettini a Wimbledon nel tennis, il titolo iridato a cronometro di Filippo Ganna nel ciclismo e la valanga di medaglie olimpiche (tra cui una tutta molisana, il bronzo di Maria Centracchio nel judo) arrivate dall’appuntamento a cinque cerchi di Tokyo.

Per il 2022 l’asticella si è alzata parecchio, ma c’è un grande e importante obiettivo da raggiungere: la legge di riforma sullo sport deve necessariamente essere rivista e il CONI deve tornare ad essere il centro e il punto di riferimento: dall’attività di base sino al movimento di vertice.

La diatriba con Sport e Salute, che sta creando caos e confusione in tema di ambiti e competenze, rischia di riflettersi sulle Oimpiadi di Parigi del 2024, oltre che negli appuntamenti internazionali successivi. Della questione si è interessa anche la Conferenza Stato Regioni con un preciso quesito rivolto al Governo sul tema.

A livello molisano, è importantissimo cogliere le opportunità che verranno dal PNRR, in particolare per quanto concerne l’edilizia scolastica sportiva. Il nuovo bando, che scade il 28 febbraio, prevede la realizzazione o la ristrutturazione delle palestre scolastiche con utilizzo obbligatorio anche per le società sportive.

Purtroppo, negli ultimi mesi, tanti dirigenti scolastici hanno dovuto (o voluto) chiudere le proprie palestre a causa della pandemia e questo ha messo in crisi tante associazioni, che si sono viste privare dei luoghi dove fare attività di base con i propri bimbi.

Di qui l’importanza della partecipazione al bando dei Comuni. Per questo, il Coni Molise mette gratuitamente a disposizione dei sindaci i propri tecnici per guidarli, sotto l’aspetto sportivo, nelle fasi di progettazione.

Sempre sul territorio, dalla Regione si è in attesa del rinnovo del Piano triennale dello Sport 2022/2024, unica boccata d’ossigeno per le nostre società in questa fase così delicata. Il blocco dovuto all’innalzamento della curva pandemica di numerose attività di base ha amplificato i danni: tante società non rinnovano l’affiliazione alle proprie federazioni o agli enti di promozione sportiva, perché senza i necessari sostegni economici frutto degli introiti dei corsi di base.

Al tempo stesso, però, il 2022 si presenta come un anno ricco di iniziative per il Coni Molise. Appena la situazione Covid-19 tenderà a migliorare, partiranno i due progetti in collaborazione con i Comuni: ‘Anni in Movimento’ destinato allo terza età e ‘Mio Amico Sport’ per la scuole dell’infanzia. Hanno già aderito al primo progetto circa trenta comuni, venti invece quelli che hanno formalizzato la propria presenza per il secondo. Tuttavia, anche in questi giorni, continuano ad arrivare le richieste di partecipazione. A breve partiranno anche i Centri CONI che coinvolgeranno 23 società per un totale di 12 poli di aggregazione (nove sulla provincia di Campobasso, tre in quella di Isernia). Si tratta di un risultato eccezionale ed anche inaspettato in considerazione del periodo, ma che lascia ad intendere come la strada intrapresa dal Coni Molise sia quella giusta.

La nuova governance del comitato olimpico territoriale guidata dal presidente Vincenzo D’Angelo sta portando avanti la realizzazione dei punti previsti dal programma elettorale e il prossimo passaggio sarà la creazione di un Infopoint per dare un servizio di assistenza alle associazioni sia per le progettualità che per l’ottenimento di risorse rese disponibili da Enti pubblici, nonché per informazioni sulle costituzioni di società, affiliazioni ed altro. La struttura sarà anche a servizio dei Comuni per i progetti di impiantistica sportiva (in primis la già citata edilizia sportiva scolastica prevista nel PNRR Istruzione).

C’è in atto tra l’altro una sinergia virtuosa con il convitto “Mario Pagano” di Campobasso per l’organizzazione delle Convittiadi, che si svolgeranno per la prima volta in Molise. In virtù di questa partnership tra il Coni Molise e la dirigente della struttura Rossella Gianfagna, il capoluogo di regione ospiterà in occasione delle gare un migliaio di persone tra atleti, accompagnatori e genitori, importante occasione di valorizzazione turistica del territorio e di maggiore ricettività.

Tra le tante attività organizzate in questo primo anno dalla Scuola Regionale dello Sport vanno poi evidenziati alcuni webinar. Quello sullo ‘stretching’ ha avuto 150 iscritti, tanto da prevedere una replica per le tante richieste arrivate. Un altro sul riscaldamento è andato sold-out in sole tre ore e sono già tante le richieste di replica. In previsione, peraltro, c’è anche un webinar sulle ‘Dinamiche respiratorie nello sport’.

Rimane in serbo, peraltro, anche il corso per tecnico di primo livello, che verrà realizzato non appena la morsa della pandemia consentirà di poter svolgere nuovamente le lezioni in presenza.