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Era il 5 maggio, non quello di Napoleone o di Manzoni, ma il 1966 di Giulio Onesti. La Giunta Nazionale del CONI nella sua riunione n. 212 al punto 5 dell’ordine del giorno deliberò la nascita della Scuola Centrale dello Sport del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. L’Istituto di Formazione che, attraverso varie staffette, a cui va un doveroso tributo, si conferma centro di alta formazione, rivolto a tutti coloro che, durante o alla chiusura di una carriera sportiva, dopo la laurea o durante il proprio percorso professionale, intendono investire in una qualificazione tecnica e manageriale ad alto valore aggiunto.

Il mondo dello Sport deve a Giulio Onesti la creazione di un modello sportivo di successo che ancora oggi, a distanza di anni, conserva forza e originalità. Mezzo secolo fa, come oggi, lo scopo era ed è quello di formare personale altamente specializzato, per occuparsi di progresso tecnico, scientifico e metodologico in ambito sportivo attraverso studi, ricerche e scambi culturali e tecnici con il mondo internazionale. Nei primi 9 anni di vita si sono tenuti 7 corsi che hanno diplomato 231 Maestri di Sport, molti dei quali hanno scritto pagine importanti dello Sport Italiano: da atleti, tecnici, dirigenti nazionali ed internazionali, fino ai giorni nostri, dove il Maestro di Sport Roberto Fabbricini ha ricoperto la seconda carica del CONI, quella di Segretario Generale. Ancora oggi molti di loro frequentano la Scuola, si intrattengono nel dare consigli, suggerimenti, continuano ad offrire le loro straordinarie competenze, a mettere a disposizione dello Sport Italiano i loro saperi, con la passione che li ha sempre caratterizzati. Oggi viviamo questa eredità come costante punto di riferimento, uno stimolo a fare sempre meglio.


La Scuola dello Sport nasce dopo che l’Italia ha ospitato i Giochi Olimpici Invernali di Cortina nel 1956 e quelli della XVII Olimpiade di Roma 1960, in un periodo storico, quello degli anni ’60 e ’70 che hanno rappresentato un cambiamento sociale ed economico fondamentale. Le abitudini con cui si affrontava la vita quotidiana erano semplici. Oggi la nostra società civile vive lo sviluppo di mercati globali, una crescente mobilità, una comunicazione veloce, concetti multidimensionali. Per rispondere alle attuali sfide sociali e sportive e guardare verso orizzonti sempre più ampi la Scuola dello Sport di oggi, deve essere aperta al mondo, disponibile al confronto, con l’obiettivo della propria continua affermazione come Centro di Alta Formazione. In questo percorso di rinnovamento, l’apertura al mondo universitario e all’internazionalizzazione è uno degli assi strategici della politica di sviluppo.

La Scuola dello Sport è, in ambito formativo, il punto di riferimento delle Direzioni tecniche e dei Centri studi delle Federazioni sportive nazionali e delle Discipline sportive associate.

Questi i corsi di punta, divisi per Aree tematiche:

MANAGEMENT

Corso di Alta Specializzazione in Management dello Sport di Sport e Salute
Management Sportivo – Executive programme in collaborazione con Luiss Business School
Corso per Team Manager delle Squadre di calcio, calcio a cinque e calcio femminile in collaborazione con la FIGC
Corso di Preprazione all'esame per l'abilitazione a Direttore Sportivo con il patrocinio della FIGC

FORMAZIONE TECNICO SPORTIVA

Corso Nazionale per Responsabili dei Settori Giovanili
24° Corso Nazionale per Esperti di Preparazione Fisica

A questi si affiancano i corsi in programma anche per le seguenti tematiche:

  • CORRETTI STILI DI VITA
  • IMPIANTISTICA
  • SPORT E SOCIETÀ ATTIVA
  • CULTURA SPORTIVA

Le Scuole Regionali dello Sport

Dalla loro istituzione, le Scuole Regionali dello Sport hanno svolto un ruolo decisivo per lo sviluppo del fenomeno sport nei nostri territori. La loro azione è risultata decisiva soprattutto per quanto riguarda la formazione dei diversi operatori, tecnici e dirigenti in particolare. Da qualche anno a questa parte però le Scuole hanno realizzato anche attività indirizzate alla promozione, alla documentazione e alla ricerca. Questa condizione le rende non soltanto un terminale delle attività che la Scuola dello Sport progetta, ma vere e proprie protagoniste di iniziative autonome che spesso rappresentano punte di eccellenza.

Dallo scorso anno la collaborazione tra Scuola dello Sport e Scuole Regionali si è caratterizzata in modo particolare per la realizzazione di attività con le Federazioni Sportive Nazionali. La Scuola dello Sport sta proseguendo infatti la serie di incontri con FSN e DSA per stringere accordi relativi alla formazione territoriale. Lo scopo di tali incontri è di definire insieme alle Federazioni i contenuti e le metodologie didattiche da inserire nei corsi destinati ai primi livelli di qualificazione dei tecnici di tutte le discipline sportive. Questo non impedisce però alle Scuole Regionali di realizzare iniziative autonome. Al contrario molte sono le Scuole che, possedendo capacità e competenze hanno prodotto iniziative di eccellenza nei diversi settori coinvolti nello sport. 

La formazione territoriale concordata con le Federazioni si rende sempre più necessaria, da una parte, per armonizzare i percorsi formativi tra le diverse Federazioni e, dall’altra, per assicurare la indispensabile specificità tra una disciplina e l’altra. In quest’ottica si è proceduto a definire le due Aree didattiche della Metodologia dell’Insegnamento e dell’Allenamento, ma individuando in ciascuna area, i contenuti più rilevanti per le specifiche necessità di ognuna delle discipline. Un compito molto importante da assolvere da parte delle Scuole Regionali è assicurare a questi progetti didattici le modalità logistiche ed organizzative adeguate alle finalità da perseguire.

Al momento numerose le Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate e Enti Sportivi che hanno definito con la SdS i contenuti della formazione ed hanno già realizzato corsi sui diversi territori.

ROSSANA CIUFFETTI