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I tre finalisti

 

Si conclude oggi con la proclamazione dei vincitori la sesta edizione del Premio Madella, lo studioso che a lungo ha collaborato con la Scuola dello Sport e che rappresenta un solido punto di riferimento nel campo della ricerca scientifica applicata allo sport.
Alla presenza della famiglia Madella - con la moglie Luisa, la figlia Erica e i fratelli Maria Luisa e Paolo - la giornata ha avuto inizio con il saluto del Direttore Rossana Ciuffetti che ha ricordato come  il contributo più rilevante del lavoro di Alberto Madella  sia stato il tentativo, efficacemente riuscito, di conciliare il rigore del metodo con la necessità di applicare i risultati della ricerca all’esperienza  sul campo.

Di grande interesse e valore culturale la presentazione del volume  “Sull’allenamento” di Filostrato, retore greco del terzo secolo, curato nell’edizione italiana con testo a fronte da Paolo Madella, Emanuele Isidori, Alessandra Fazio, Heather Reid. Si tratta di un' opera articolata e complessa che analizza il fenomeno dell' agonismo sportivo da una prospettiva non solo retorica, ma che considera concretamente le problematiche relative al rapporto tra atleti ed allenatori nel mondo antico. Come evidenziato da Marcello Marchioni che ha introdotto la presentazione, il testo è di straordinaria attualità, in quanto propone temi cruciali, quali il rapporto atleta/allenatore, l’importanza della comunicazione, della motivazione e dell’impegno e richiama anche la necessità di riflettere sulle qualità dell’allenatore , che vanno ben oltre la semplice applicazione e perfezionamento della tecnica.

La fase finale del premio Madella coincide con l’inizio del Corso “Progettazione e gestione della ricerca applicata allo sport”. In tale ambito si è tenuta la lezione magistrale di Marco Brunelli, Direttore generale della Lega Calcio serie A, sul tema della ricerca nel campo del management sportivo.

A seguire, la presentazione in aula dei tre lavori finalisti: Gaspare Pavei : “L’effetto della velocità e del livello prestativo sulla tecnica di marcia”, Gianluca Rospo  con un lavoro su  “Risposte psico-fisiologiche a seguito di 21 mezze maratone consecutive”  e  Camilla Trentin  che ha presentato una ricerca su “Processi motivazionali e volontariato sportivo nell’Universiade invernale Trentino 2013”.

Il Comitato scientifico del Premio, presieduto da Antonio Urso e composto da Marcello Marchioni, Rossana Ciuffetti Corrado Beccarini, Marco Brunelli , Gaetano Gebbia, Giorgio Carbonaro, Maria Luisa Madella, Renato Manno, Claudio Mantovani, Franco Merni e Nicola Porro,  riunitosi per la valutazione dei lavori e della qualità espositiva dei finalisti, ha attribuito il Primo premio a Camilla Trentin , il secondo a Gaspare Pavei e il terzo a Gianluca Rospo.