Il rapporto atleta/allenatore è caratterizzato da differenti modalità di relazione a seconda della fase di sviluppo della carriera sportiva ed è influenzato da variabili personali oltre che culturali e situazionali.
Rendere i tecnici consapevoli delle strategie comunicative più efficaci nei diversi momenti evolutivi è l’obiettivo del seminario odierno della Scuola dello Sport.
Aula molto attenta e partecipe, composta da direttori tecnici, allenatori, preparatori fisici, ex atleti e dirigenti sportivi, ai quali si è rivolto il saluto del Direttore della Scuola Rossana Ciuffetti.
Dopo una prima parte dedicata ad illustrare gli aspetti teorici della relazione, è stato descritto un metodo che permette di analizzarne i diversi aspetti, in termini di processo e di risultato. Soprattutto si è posta attenzione nel valutare come la qualità della relazione possa influenzare la crescita dell’atleta e favorire i presupposti per l’ottimizzazione delle performance.
Di particolare interesse la proposta di un esempio di intervista condotta da Valter Borellini ad un atleta (Paolo Nicolai, medaglia d’argento a Rio nel Beach volley) e al suo allenatore (Matteo Varnier), campioni europei in carica. L’intervista ha ricostruito in modo molto rigoroso le diverse fasi della carriera sportiva di Nicolai, mettendo in evidenza anche le caratteristiche dei diversi allenatori che si sono succeduti e come il loro stile relazionale sia stato decisivo nello sviluppo agonistico. Carisma, empatia, stima, competenza tecnica e capacità comunicativa sono emersi come elementi distintivi che connotano allenatori di successo e che facilitano la crescita dei loro atleti.
La giornata di formazione si conclude con un laboratorio di pratica nel quale i partecipanti si esercitano nel ruolo di intervistatori, con l’obiettivo di cogliere le specificità delle diverse fasi della carriera sportiva.