“Io e lo Sport che verrà”. È andato in scena il secondo degli incontri promossi dalla Scuola dello Sport per studiare l’evoluzione del mondo sportivo attraverso l’analisi e la partecipazione dei massimi rappresentanti del tessuto imprenditoriale e sociale del Paese. Dopo aver ospitato la settimana scorsa Stefano Domenicali, AD di Lamborghini, a salire in cattedra davanti a una platea composta da Presidenti e Segretari Federali, dirigenti, atleti, studenti e rappresentanti del mondo sportivo è stato Francesco Starace, AD di Enel. Al tavolo dei relatori erano presenti il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Segretario Generale Carlo Mornati che ha aperto i lavori.
“È una grandissima opportunità ed una intuizione pensare lo sport in chiave futura perché non c’è nessun campo che va veloce come quello sportivo", ha sottolineato Mornati. "Se poi guardiamo alle implicazioni che lo Sport ha dal punto di vista medico sportivo e sociale pensare a quello che sarà è la sfida di tanti. Abbiamo qui l’AD di una grande azienda italiana che è partner del mondo sportivo ed è importante conoscere la sua visione. Il nostro mondo non è soltanto legato al risultato, ma è caratterizzato da tante implicazioni”.
Appassionato di Sport, Starace, ha fornito un’analisi a 360° dell’argomento. “Parlare di Sport qui dentro è un problema perché siete tutti più esperti di me. Partiamo quindi dalla tecnologia: ci sono persone che pensano di poter dirigere la sua evoluzione. Essa, in realtà, ha una sua dinamica, si può influenzare molto poco e si può cercare di anticiparne un pochino i risultati. Questo sta influendo sulla vita di tutti noi. Un altro aspetto da evidenziare è che, nel mondo, la gente va via dalle campagne e va a vivere nelle città, in quelli che diventeranno agglomerati urbani da 20–40 milioni di persone e chi abita in città ha determinate necessità e una vista del mondo particolare. Lo Sport è uno dei principali veicoli con cui cerchiamo di tornare alla nostra personale natura umana. Ci aiuta a capirci molto più e molto più profondamente, a conoscere i nostri limiti ed i nostri talenti. Lo Sport spesso è competizione, e grazie alla tecnologia ci permette di competere con noi stessi o con persone lontane. Un’altra dimensione dello Sport che crescerà prossimamente è quella del rapporto con la natura e le leggi naturali, come ad esempio l’attenzione a non sprecare l’energia. Il terzo elemento è che lo Sport è una delle poche cose che ci consentono di viaggiare nel tempo. Possiamo confrontarci con noi stessi nel passato o nel futuro grazie ad una combinazione tra tecnologia e i materiali. Lo Sport è un formidabile strumento di conoscenza ed un dono che va coltivato il più possibile”.
Ha chiuso l’incontro il Presidente Giovanni Malagò che ha donato a Starace la medaglia celebrativa di Roma ’60. “Grazie, avere qui il rappresentante di un’azienda leader nel Paese è per noi motivo di grande orgoglio. Francesco è l’Ad di Enel ma potrebbe essere tranquillamente il Presidente del CONI o di una Federazione perché vive di Sport. Questo tipo di incontri sono molto interessanti e importanti per capire da che parte puntate la prua della barca”.
Malagò, quindi, ha salutato gli studenti del Corso di Alta Specializzazione in Management Olimpico giunto alla quinta edizione. “Qui ci sono tanti rappresentanti del nostro mondo che saranno i vostri docenti. Oggi se avessi una figlia della vostra età mi sentirei di sdoganare il concetto di non provare a fare qualcosa nel mondo dello Sport perché è veramente cambiato tutto”.
Poco prima Mornati aveva invece ricordato ai ragazzi che il Corso “è un fiore all’occhiello del Comitato”. “È stata un’intuizione del Direttore della Scuola dello Sport Rossana Ciuffetti. Lo Sport infatti ha un grandissimo appeal ma le persone qualificate sono veramente poche. Avrete l’opportunità di essere accompagnati in questo percorso formativo da coloro che muovono le leve dello Sport italiano. In bocca al lupo, vi invito a cogliere ogni piccola goccia di questo cammino. Avrete la grandissima opportunità di mettervi in luce perché potrete avere subito un palcoscenico su cui esibirvi”.