5 Maggio, data simbolica per la scomparsa del Generale Napoleone avvenuta sull’Isola di Sant’Elena nel 1821, e una data fondamentale per lo Sport Italiano vista la nascita della Scuola dello Sport avvenuta esattamente 55 anni fa.
Non solo quindi la data con cui Alessandro Manzoni intitolò il suo componimento finalizzato a risaltare le battaglie e le imprese dell'ex Imperatore, ma anche quella in cui la Giunta Nazionale del CONI presieduto da Giulio Onesti, nella sua riunione n. 212 al punto 5 dell’ordine del giorno deliberò la creazione della Scuola Centrale dello Sport.
Un forte punto di contatto tra la storia e il presente: da una parte la visione di Napoleone di una Scuola unitaria nella struttura e nello spirito, gestita da un corpo insegnante opportunamente scelto e preparato, in grado di uniformare la propria azione educativa ai principi nazionali e renderla più flessibile alle esigenze della Francia; dall’altra l’idea di un Centro di Alta Formazione per lo Sport Italiano, che sintetizza tradizione ed innovazione e che assieme alle Scuole Regionali dello Sport si occupa dello sviluppo e della crescita delle competenze tecnico-sportive e manageriali su tutto il paese.
La Scuola dello Sport, infatti, si rivolge a tutti coloro i quali intendano investire in una qualificazione tecnica e/o manageriale ad alto valore aggiunto, costituendo in questo senso un punto di riferimento per gli Organismi e le Organizzazioni Sportive, e una fonte di collaborazione per Università ed Enti che abbiano interesse nell’avvicinarsi al mondo della formazione sportiva ad ogni livello.
Allo stesso tempo, la Scuola dello Sport promuove stili di vita attivi per il rafforzamento della salute e del benessere della popolazione, all’interno di un contesto dove si riconosce il grande valore sociale ed educativo dello Sport.
Passati 55 anni, il mondo dello Sport deve a Giulio Onesti la creazione di un modello di successo che ancora oggi conserva forza e originalità. Più di mezzo secolo fa, come adesso, lo scopo era quello di formare personale altamente specializzato, per occuparsi di progresso tecnico, scientifico e metodologico in ambito sportivo attraverso studi, ricerche e scambi culturali e tecnici con il mondo internazionale.
L’obiettivo rimane quello di vivere questa eredità come costante punto di riferimento, e soprattutto come stimolo per fare sempre meglio.