Claudio Mantovani
IL SISTEMA INTERNAZIONALE DELLE QUALIFICHE DEI TECNICI SPORTIVI
Le linee generali e gli elementi principali del Sistema internazionale delle qualifiche dei tecnici sportivi (prima parte)
Il Sistema internazionale delle qualifiche dei tecnici sportivi è il quadro di riferimento per la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi rivolti agli allenatori. Esso è il prodotto di ricerche scientifiche e di buone pratiche degli organismi che si occupano di formazione in campo sportivo ed è stato definito nell’ambito delle attività dell’International Coaching Excellence (ICCE). Un importante accordo tra ICCE e l’Associazione delle Federazioni degli sport olimpici estivi (ASOIF) lo ha adottato come modello dei percorsi formativi per i tecnici delle diverse discipline olimpiche in tutto il mondo. Definito il ruolo del tecnico nello sport, indicate le principali funzioni che deve assolvere nei vari contesti operativi, e illustrati quali sono i diversi attori coinvolti nella formazione si offre una panoramica sullo status di allenatore nelle sue diverse modalità di occupazione e di inserimento sia nello sport di partecipazione sia nello sport di prestazione e se rilevano le competenze necessarie per svolgere i compiti e le responsabilità relative. Tra gli elementi caratterizzanti il Sistema è importante l’articolazione in quattro livelli di qualificazione: Aiuto allenatore, Allenatore, Allenatore capo e Tecnico di IV livello. Da essa deriva la necessità di definire funzioni e compiti di ciascun livello per ricavarne conoscenze e competenze oggetto della formazione.
Vicki Harber
LA GIOVANE ATLETA
Il ciclo mestruale, punto di riferimento per un sviluppo sano della giovane atleta
Nel processo di sviluppo delle giovani atlete è necessario che siano integrati il monitoraggio continuo del menarca e il controllo del loro stato mestruale. Promuovere lo sviluppo di una giovane atleta e supervisionarne l’allenamento è impegnativo e complesso. Se dispongono di una conoscenza maggiore della funzione mestruale le giovani atlete e le loro famiglie hanno strumenti migliori per rispondere alle esigenze dell’allenamento e delle gare. Lo stato mestruale rappresenta un indicatore globale della salute e del benessere che fornisce informazioni che riguardano l’energia, il rischio di lesioni scheletriche e muscolari, l’apporto alimentare, il profilo metabolico e ormonale, il recupero e altri elementi, importanti per la prestazione. Inoltre, con l’uso crescente dei contraccettivi orali da parte delle giovani atlete che non hanno raggiunto la loro maturità scheletrica, allenatori, allenatrici e genitori debbono essere informati dei risultati recenti che riguardano la salute delle ossa.
Thomas Bossmann
IL PROBLEMA DELLA FATICA
Il problema della fatica: nuove tesi e conseguenze pratiche
L’origine della fatica prodotta da una attività sportiva intensa dipende dal tipo di sport e può interessare processi di natura nervosa centrale e di natura muscolare. Se costante o addirittura cronica rappresenta un rischio sia per quanto riguarda gli obiettivi sportivi sia per la salute fisica e psichica dell’atleta. Una migliore comprensione delle sue cause e dei loro meccanismi d’azione potrebbe servire alla verifica di adeguati parametri per il controllo dell’allenamento e per la loro utilizzazione durante l’allenamento stesso.
In base a queste considerazioni si riassumono le tesi principali di un approccio innovativo al problema della fatica che integrano e mettono in discussione le ipotesi attuali sui fattori che la causano.
Silvia Chieruzzi, Caterina Pesce, Patrizia Scibinetti, Mario Bellucci
L’APPRENDIMENTO DELLA TECNICA NEL PATTINAGGIO ARTISTICO SU GHIACCIO
Sviluppo della metodologia di apprendimento euristica nel pattinaggio artistico su ghiaccio
Diverse evidenze scientifiche dimostrano che lo sviluppo delle capacità coordinative in età evolutiva riveste una notevole importanza per la crescita motoria del bambino e che dall’inizio dell’età scolare sino al periodo puberale queste capacità attraversano le “fasi sensibili” del loro incremento, ossia dei periodi favorevoli in cui esse rispondono al meglio alla sollecitazione funzionale. Fondamentale per lo sviluppo di queste capacità è il principio della ‘variabilità della pratica’ attraverso la realizzazione di una didattica il più possibile ricca e diversificata. La metodologia di insegnamento euristica valorizza in modo peculiare la variabilità, aiutando l’allievo a trovare soluzioni sempre diverse a un dato compito motorio. Già nel 1994 ricerche condotte da Starosta, allenatore di pattinaggio e specialista di motricità in età evolutiva, avevano identificato proprio il pattinaggio come la disciplina sportiva in grado di favorire al meglio la crescita coordinativa dei bambini. Introdurre la metodologia euristica nei programmi di insegnamento del pattinaggio su ghiaccio in età evolutiva consente quindi di massimizzare il coinvolgimento delle capacità coordinative dell’allievo favorendo così il loro sviluppo. Ad oggi la metodica di insegnamento maggiormente utilizzata dagli istruttori è invece di tipo prescrittivo che, pur essendo efficace componente dell’apprendimento tecnico, è limitante per l’esplorazione e la creatività motoria e deve essere considerata complementare ad un approccio euristico. L’articolo si pone perciò come obiettivo di giustificare teoricamente e fornire suggerimenti operativi per l’integrazione dell’approccio euristico nella didattica del pattinaggio su ghiaccio.
A cura di Mario Gulinelli
INFORMAZIONI-SPORT
Savoir-sport: un sito per gli allenatori
Klaus Bartonietz
“CERCARE LA VERITÀ NEI FATTI”
Lo sport d’alto livello in Cina: il punto di vista di un allenatore (terza parte)
In questa terza parte di un ampio rapporto sullo sport cinese, basato sull’esperienza personale dell’Autore, che ha allenato la nazionale cinese di lancio del giavellotto femminile, su informazioni ricavate da fontidella stampa cinese e straniera, da pubblicazioni scientifiche cinesi e di altri Paesi si espongono i problemi creati allo sport cinese dalla politica di restrizione delle nascite (la cosiddetta “politica del figlio unico”); si trattano alcuni aspetti che riguardano la ripartizione dei guadagni degli atleti cinesi professionisti e non professionisti di maggiore fama; si forniscono informazioni sugli stadi e impianti di allenamento di vari sport, sulle iniziative di sostegno e assistenza all’allenamento, sugli atleti, la loro alimentazione e su alcuni aspetti che riguardano le discussioni attualmente in atto in Cina sul ruolo dello sport.
Enrico Arcelli, Mauro Franzetti
METABOLISMO LATTACIDO E PROVE DI CORSA DELL’ATLETICA LEGGERA
Le diverse caratteristiche lattacide nei 400, 800 e 1500 metri dell’atletica leggera
I 400 m, gli 800 m e i 1500 m sono le prove di corsa nelle quali, a parità di valore prestativo, è massima la concentrazione di lattato ematico dopo la competizione. Per ciascuna distanza sono indicati gli ambiti del contributo percentuale del meccanismo lattacido (ma anche di quello aerobico e di quello alattacido) a seconda del tempo ottenuto. Sono indicate anche quali, fra le varie componenti del meccanismo energetico glicolitico, sono importanti in tali discipline e quali sono – secondo le ricerche scientifiche effettuate – i criteri di allenamento più efficaci per ottenere un miglioramento di esse.
Michele Tornaghi, Pietro Luigi Invernizzi, Antonio La Torre, Andrea Bosio
RPE E PRESTAZIONE ISOMETRICA
L'effetto dell'allenamento svolto al 50% del massimale sull'andamento della RPE e sulla prestazione isometrica
È noto come la scala di Borg CR-10 sia uno strumento semplice, attendibile e valido per stimare l’intensità dell’esercizio ed è utilizzata per monitorare e quantificare l’intensità dell’esercizio fisico durante sedute di allenamento aerobico o per valutare la percezione dell’esercizio durante gli allenamenti per calcolarne il training load. Alcuni studi hanno evidenziato, negli ultimi anni, come la scala di Borg CR-10 sia un metodo efficace per misurare la percezione dello sforza fisico durante attività di resistance training, mentre altri Autori hanno utilizzato la scala di Borg in giovani adolescenti impegnati negli esercizi di resistance training. L’idea della ricerca è stata quella di utilizzare la scala di Borg anche con soggetti in età puberale e pre-puberale all’interno di un normale progetto didattico svolto durante le ore di Scienze motorie. Si ritiene utile infatti educare i ragazzi alle percezioni durante l’esercizio fisico e si ritiene importante quantificare la percezione dello sforzo anche durante le lezioni di Scienze motorie, per un approccio alla (auto) valutazione scientificamente evidenziato.
Riccardo Proietti, Giannicola Bisciotti
IL METODO DI SINTESI
Un protocollo d’allenamento intervallato ad alta intensità per calciatori d’élite
Lo scopo di questo studio è stato quello di esaminare l'effetto di un nuovo protocollo di allenamento intervallato ad alta intensità (denominato metodo “Sintesi”) sul miglioramento della performance e sul relativo grado di adattamento della regolazione cardiaca. Inoltre, nel presente studio è stato preso in considerazione, tra i diversi parametri, anche il calcolo della variabilità cardiaca a riposo (HRV). Allo studio hanno partecipato 21 giocatori di calcio di élite, la cui età, peso e statura erano rispettivamente 24,3±4,7anni, 178,4+4,3 cm e 81,9±9,0 kg. I partecipanti sono stati randomizzati in due gruppi: un gruppo ha seguito l’High-intensity Interval Training 'Sintesi' (HIIT: n=11) e l'altro, Gruppo di controllo, ha seguito un modello di condizionamento classico basato su partitelle ad alta intensità senza nessun tipo di “restrizione e controllo” particolare (CON: n=10). I due gruppi non differivano significativamente per età, peso e indice di massa corporea. Il gruppo sperimentale HIIT ha seguito il metodo di allenamento ”Sintesi” bisettimanalmente, mentre il gruppo CON ha seguito un allenamento classico caratterizzato da partitelle a campi ridotti. Una settimana prima (Pre) e dopo (Post) il periodo di allenamento è stata effettuata una batteria di test specifica. La batteria di test Post (VO2max, 20 m sprint e resistenza alla velocità 11x20 m sprint) ha mostrato un miglioramento significativo nel gruppo HIIT (62,7±1,7 ml · kg-1· min-1; 2,69±0,1 s; 2,77±0,1 s) rispetto al gruppo CON (58,4±1,1 ml · kg-1 · min-1; 2,82±0,1 s; 2,93±0,1 s). La frequenza cardiaca a riposo (HR) ha dimostrato una tendenza statisticamente non significativa verso una diminuzione
dei suoi valori nell’HIIT (4,5±4,6) rispetto al CON (50,6±4,9). Questo dato farebbe pensare ad una tendenza allo spostamento dell’HRV (RMSS e SDNN) verso una maggior attivazione parasimpatica. In conclusione, il presente studio ha dimostrato che il metodo “Sintesi” può rappresentare una metodologia di lavoro efficace per il miglioramento del profilo prestativo del calcio.