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1. Scende in campo Malagò

Intervista a Giovanni Malagò a cura di Gianni Bondini

“La cultura porta medaglie”

2. Antonio Lombardo

Sulla nascita del Coni: una nuova interpretazione

Un compromesso attivo: lo “sport educativo”

L'Autore alla luce di una nuova documentazione ritrovata presso l'Archivio del Cio di Losanna propone una nuova interpretazione della genesi del Coni e dello sport organizzato in Italia. L’originalità del modello sportivo italiano, unico nel suo genere nel mondo, risiede nel compromesso tra il concetto di educazione fisica, sostenuto dalla gloriosa Federazione Ginnastica Italiana, e il più moderno concetto di sport di matrice inglese, promosso invece dalle Federazioni Sportive Nazionali. La cultura della prima, di natura non competitiva, e quella delle seconde, basata sull’agonismo e sul record, trovarono una sintesi nel concetto di “sport educativo” elaborato dal vero fondatore del Coni, Carlo Montù. Quest’ultimo, sotto lo sguardo vigile del fondatore dell’olimpismo moderno, Pierre de Coubertin, riesce a riunire sotto un unico organismo tutte le componenti dello sport e dell’educazione fisica del paese.

3. Vladimir V. Issurin

L’analisi retrospettiva della periodizzazione dell’allenamento a blocchi

Excursus sulla storia di evoluzione dei due approcci principali

alla periodizzazione a blocchi

Più generazioni di scienziati, allenatori e atleti hanno cercato di costruire un sistema di allenamento in grado di produrre migliori risultati di prestazione. I loro sforzi si sono concentrati sulle seguenti problematiche: come progettare il programma di allenamento razionale a lungo termine, come realizzare il programma in modo ottimale, come raggiungere la più favorevole combinazione della preparazione di tutte le capacità necessarie, esattamente al momento della competizione più importante.Poiché la periodizzazione dell’allenamento contiene molte variabili e dipende da molte circostanze, il modello ideale esiste ancora solo in teoria. Tuttavia, anno dopo anno si compie un passo dopo l’altro verso una pianificazione più consapevole e più completa dell’allenamento in tutta la sua complessità. Questo articolo di rewiew riassume i due punti di vista più diffusi sulla periodizzazione dell’allenamento: l’approccio tradizionale che è stato predominante per un lungo periodo di tempo e la periodizzazione a blocchi che si è diffusa nella preparazione degli atleti di alto livello nel corso degli ultimi vent’anni.

4. Daniel Bukac, Martin Zwieja

Il bilanciere nello sport di alto livello

Allenarsi con il bilanciere non è sollevamento pesi

Nel presente articolo vengono analizzate le differenze che riguardano il metodo e gli effetti dell’uso del bilanciere nel sollevamento pesi olimpico e in altri sport. Nel corso degli ultimi quindici anni, gli autori hanno avuto la possibilità di studiare questo argomento in più di venti discipline sportive diverse. L’ambito di ricerca varia dallo studio di soggetti che usano pesi notevoli e con un livello tecnico molto elevato fino ad atleti che praticano semplici esercizi di sollevamento pesi senza aver cura della qualità riguardante i requisiti di potenza o di stabilizzazione. Lo studio dimostra che occorre rispettare alcune richieste sulla corretta formazione che assicura il trasferimento dell’effetto

degli esercizi di forza con il bilanciere sulle capacità specifiche di un dato sport.

5. TECNOLOGIE E TECNICHE

Superquark spia la preparazione degli atleti per l’Olimpiade di Rio 2016

Un viaggio all’interno della preparazione olimpica di marca “Coni”

Testi audio originali: Piero Angela

Elaborazione testi: a cura di Gianni Bondini

Immagini: Archivio dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport

6. Alessandro Bottoni, Andrea Di Castro, Antonio Gianfelici, Roberto Tamburri, Manuela Vullo

Aspetti fisiologici del riscaldamento nel triathlon

Analisi della cinetica del metabolismo aerobico in una simulazione di partenza

del triathlon in vasca ergometrica in risposta a diversi tipi di riscaldamento

Il riscaldamento (warm-up) è ampiamente utilizzato ed accettato come un valido metodo per la preparazione fisica e mentale dell’atleta non solo in allenamento ma soprattutto in prossimità delle competizioni. La cinetica dell’ossigeno rappresenta un utile strumento di analisi degli aspetti fisiologici passando da una condizione di riposo ad un esercizio submassimale o massimale. Nove triatleti di alto livello nazionale hanno effettuato una simulazione di partenza di nuoto in vasca ergometrica, 15 minuti dopo aver completato tre diverse tipologie di riscaldamento. I dati analizzati mostrano che, negli atleti sottoposti al test, i diversi tipi di riscaldamento hanno un limitato effetto sulle variabili fisiologiche considerate. Studi futuri dovrebbero essere mirati ad evidenziare se, in condizioni di acqua fredda, gli atleti debbano o meno effettuare comunque il riscaldamento specifico in acqua e quanto le componenti psicologiche dell’atleta influenzino il suo avvio di gara.

7. Raffaella Spada

Nutrizione e performance sportiva

L’approccio nutrizionale all’atleta di elevato livello

L’approccio nutrizionale all’atleta di elevato livello deve essere “globale” e tenere in considerazione molteplici aspetti, dai fabbisogni specifici relativi alla disciplina e al ruolo, all’organizzazione del suo tempo, ai suoi gusti personali, alle condizioni psicologiche, ponendo così le basi per ottenere il miglior rendimento in allenamento e il miglior risultato in gara.

8. Mario Bellucci, Roberto Gueli

L’educazione fisica, lo stile di vita attivo e la sedentarietà in età evolutiva

Il ruolo del movimento sui bisogni e sulle abitudini che condizionano

la vita dei giovani (parte seconda)

I giovani affrontano la quotidianità cercando di adattare al meglio gli impegni dello studio, le esigenze familiari, quelle sociali, i divertimenti e i passatempi, coordinando il tutto alle necessità del dormire e alle abitudini alimentari. Anche in età evolutiva, come in tutte le altre fasi della vita, è richiesto un equilibrio fra i doveri, le responsabilità, le distrazioni e i piaceri. Gli Autori espongono una breve e volutamente generica panoramica sui principali fattori che condizionano lo stile di vita giovanile, soffermandosi sull’importanza della consuetudine al movimento quale elemento cardine per contrastare la sedentarietà. Da giovani è più facile modificare alcune abitudini. Lo sforzo di intraprendere le decisioni più appropriate nella vita di ogni giorno caratterizza la riuscita nelle varie attività: dal rendimento scolastico, alle prestazioni nell’avviamento e nella pratica sportiva e, aspetto ancor più importante, aiuta ad avere livelli più o meno consapevoli di serenità e di soddisfazione. L’analisi di come lo stile di vita attivo abbia spazio nelle Indicazioni Nazionali scolastiche è per gli Autori di cruciale importanza poiché la scuola, dopo l’ambiente familiare, costituisce il luogo nel quale i giovani trascorrono la maggior parte del loro tempo. Nella seconda parte prosegue lo sguardo generale sui principali fattori che tendono a condizionare l’età evolutiva, periodo di vita in cui le attività di educazione fisica, di avviamento e di pratica sportiva giocano un ruolo importante per la crescita sana e completa della persona. Il riposo, l’alimentazione, l’ambito sociale, le indicazioni ministeriali ed il ruolo della Scuola, completano la panoramica sullo stile di vita (si spera il più attivo possibile) giovanile.

9. Renato Manno

La forza nella donna: un progresso inarrestabile?

Ancora sulle differenze di forza tra uomini e donne dall’età evolutiva

all’età matura (parte seconda)

Nell’età evolutiva si evidenzia la differenza di forza tra maschi e femmine che è alla base di una frequenza di infortuni molto più elevata nelle ragazze adolescenti. Le diverse cause cominciano con l’apparizione del menarca e influenzano la formazione atletica. Solo una importante preparazione fisica specifica finalizzata a rimuovere le ragioni funzionali dell’infortunio rende il rischio di incidenti sostanzialmente simile a quello dei ragazzi.

10. Vincenzo Bifulco, Paolo Maurizio Messina

Allenamento per blocchi e random

La struttura delle esercitazioni e gli effetti dell’interferenza contestuale

nell’allenamento di un settore giovanile di pallacanestro

In questo lavoro vengono esaminati alcuni metodi utilizzati per strutturare un piano di allenamento nella pallacanestro giovanile. Dopo una discussione sulle problematiche metodologiche relative ai criteri di sviluppo e di organizzazione degli esercizi, si esaminano gli elementi oggetto della variabilità e l’organizzazione della stessa nella seduta di allenamento attraverso i vari sistemi di esercitazione per blocchi e random, e gli effetti dell’interferenza contestuale sull’apprendimento. Vengono infine descritti esempi pratici di esercitazione.